Che cosa spinge una persona a lavorare e fare fatica per personalizzare un prodotto? Perché ci sentiamo felici dopo aver creato qualcosa con i nostri sforzi fisici e mentali? Tutto merito dell’effetto IKEA: partecipare in prima persona alla creazione di qualcosa ci fa sentire compiaciuti e soddisfatti.
Negli ultimi anni il ruolo del consumatore è cambiato completamente. Siamo infatti passati da un consumatore passivo ad un consumatore che partecipa attivamente e in prima persona alle attività produttive dell’azienda.
Il consumatore-produttore è quindi l’individuo che partecipa alla costruzione dei propri oggetti di consumo e il suo coinvolgimento in attività produttive rappresenta la premessa naturale di un’esperienza di consumo soddisfacente e gratificante.
Tradurre la fatica intellettuale e manuale in un risultato ci gratifica perché dimostriamo a noi stessi che siamo produttivi e che il frutto del nostro impegno intellettuale e fisico è tangibile e utile.
Ci sentiamo completamente parte del processo creativo e, nel caso dei mobili IKEA, ci sentiremo anche più attaccati al brand poiché emotivamente ci restituirà gratificazione e soddisfazione.
Costruire un mobile IKEA crea un legame molto più profondo con quell’oggetto rispetto all’avercelo già assemblato. Le persone tenderanno infatti a considerare propri i mobili IKEA dal momento in cui seguono le istruzioni e assemblano il prodotto in prima persona.
Come utilizzare l’effetto IKEA nel tuo business?
Coinvolgi i tuoi clienti e potenziali clienti e rendili dei veri e propri co-creatori dei tuoi prodotti e servizi. Dai loro la possibilità di familiarizzare con ciò che vendi e falli sentire partecipi del tuo business.
Entreranno così nel processo di creazione di un oggetto che si tradurrà in una maggiore predisposizione a pagare di più per i prodotti che creano. Più alto è il contributo che la persona fornisce nella costruzione del prodotto, più alto sarà il valore che gli attribuisce.